La scelta dei materiali per la costruzione di un ortesi plantare è una fase importantissima che il tecnico ortopedico esamina durante la valutazione.
Parliamo di materiali al plurale e non del singolo materiale perchè i nostri plantari hanno la caratteristica di esser relizzati dalla combinazione e fusione di più materiali che si differenziamo in:

  • elasticità
  • durezza
  • shore
  • spessore

Queste caratteristiche miscelate tra di loro creano un magazzino di materiali che possono soddisfare anche il paziente più esigente.
Dividiamo i materiali in 2 famiglie: termoformabili e non termoformabili.
Il termine termoformabile indica un materiale che con il calore perde la sua forma e quindi è in grado di essere modellato. In questa maniera tutti i materiali termoformabili se scaldati con i giusti mezzi, tempi e temperatura possono essere modellati su di una forma e con una repentina caduta di temperatura acquistano la forma desiderata.
I materiali termoformabili sono tutti gli eva, le resine e la fibra di carbonio.
L’eva è un materiale espanso che viene realizzato in diverse densità. La densità è quella caratteristica che crea un diverso shore overo un elasticità differente.
Le resine sono dei materiali molto sottili ma rigidi che hanno il compito di dare un anima al plantare.
Il carbonio è un materiale relativamente nuovo. Pochissime officine ortopediche costruiscono plantari in carbonio per via della sua complessa lavorazione. Il carbonio è un materiali che si presenta in fogli di diverso spessore, se miscelato con fibra di vetro in base alle percentuali cambia la sua flessibilità e quindi la lavorazione e il prodotto finale.
La caratteristica dei plantari in carbonio è la durata nettamente più lunga rispetto agli altri! Il costo più elevato del prodotto finito in realtà è un netto rispario da parte del paziente perchè avrà un plantare che durando di più negli anni ha un netto risparmio nell’ammortizare la cifra iniziale.
I plantari in carbonio risultano leggeri e sottili, rigidi ma nello stesso tempo onformati al piede. Non sono assolutamente dei plantari per tutti ma questa è una scelta del tecnico ortopedico in fase di valutazione.
I materiali non termoformabili invece sono materiali che non subiscono modifiche con l’aumento di temperatura. Il materiale che utilizziamo nel nostro laboratorio è il lattice. Utilizzando una base di cuoio si lavorano i diversi materiali nelle loro diverse densità per andare a realizzare la forma che si vuol dare al plantare. Il tecnico ortopedico deve avere un ottima manualità di lavoro in quanto più un materiale e morbido più è difficile la sua lavorazione.