Il plantare su misura è una terapia a tutti gli effetti, certo una terapia meccanica che lavora solo nel momento in cui abbiamo le calzature con all’interno la nostra ortesi e quindi camminiamo.
Tutti i nostri pazienti ci chiedono:
Per quanto tempo dovrò portare i plantari? Per quante ore al giorno dovrò portare i plantari?
La risposta a queste domande è complessa però possiamo semplificarla:
Il plantare va portato nella maggior parte dell’arco della giornata quando stiamo tanto tempo in piedi o camminiamo tanto.
Se vogliamo analizzare il problema dobbiamo fare alcuni esempi:
Il bambino di 6/10 anni a cui è stato prescritto il plantare per il piede piatto indosserà il plantare sicuramente la mattina quando esce di casa per andare a scuola e quindi lo indosserà per tutta la giornata fino al rientro a casa. La restante parte della giornata di solito i bambini in casa preferiscono rimanere a piedi nudi, ma solo in casi di piedi piatti molto importanti sintomatici il consigli è di indossare il plantare anche nelle mura domestiche magari con pantofoline o scarpe da ginnastica. Sicuramente se fa sport come basket o calcio dove si deve correre è fondamentale utilizzare il plantare anche in quelle ore, l’importante che il tecnico ortopedico che realizza il plantare è a conoscenza dell’attività sportiva che il bambino andrà a svolgere. Se il week end si esce per una gita o una escursione e quindi si cammina tanto è super consigliato l’utilizzo del plantare. Nel bambino dove il plantare viene prescritto per il piede piatto è fondamentale utilizzare il plantare il più possibile; Questo ci eviterà che la struttura ossea si possa deformare ma nello stesso tempo il piede possa acquistare una forma più armonica e fisiologia. Quando capiterà nei mesi estivi di essere al mare o in un parco sarà importante far camminare i bambini sugli scogli e sui sassi a piedi nudi in modo che il piede possa lavorare in maniera attiva su asperità che attiveranno i propriecettori e quindi contrarre muscoli e tendini in maniera da ottenere una struttura sempre più forte.
La casalinga che utilizza un plantare per metatarsalgia utilizzerà l’ortesi nelle ciabatte predisposte al plantare nelle maggior parte della sua giornata in casa. Quando dovrà mettere le scarpe se solo per poche ore non sarà importante l’utilizzo del plantare perché sarà pur sempre una minima percentuale dell’arco della giornata. Sarà soggettivo se spostare il plantare nelle scarpe chiuse anche in base al grado di dolore o magari in proporzione a quanto dovrà camminare.
Il ragazzo che lavora con scarpe antinfortunistiche e gli viene prescritto un plantare dovrà dare la priorità alle calzature che utilizza sul lavoro. La scarpa antinfortunistica è una scarpa spesso pesante e scomoda che si utilizza dalle 8 alle 12 ore al giorno. Per ottenere beneficio è fondamentale l’utilizzo in queste scarpe, tutto quello che il ragazzo farà fuori dalle ore di lavoro passerà in secondo piano. Qui vige la regola della comodità. Se Il nostro paziente è soddisfatto dall’utilizzo dei plantari solo nelle scarpe del lavoro il plantare non verrà mai spostato, viceversa se sentirà l’esigenza di dover usare il plantare anche nelle scarpe dopo le ore del lavoro potrà spostarlo a suo piacimento.
Lo sportivo che a cui viene prescritto il plantare per un problema che nasce dal gesto atletico dovrà utilizzare il plantare durante le ore di attività sportiva. L’utilizzo nelle prime settimane sarà graduale, ovvero solo nelle scarpe di tutti i giorni, una volta che si sarà abituato potrà introdurre l’utilizzo del plantare anche quando fa sport. In base a come si risolve il problema dopo qualche mese il nostro amico capirà se il plantare dovrà rimanere solo nelle scarpe utilizzate per fare sport oppure utilizzarlo sempre.
Il paziente diabetico viene consigliato dallo specialista l’utilizzo del plantare con la stessa importanza di un farmaco, quindi per cui è di fondamentale utilizzo in tutte le calzature. Vige sempre la regola del buon senso, attenersi al suggerimento dello specialista e ai consigli preziosi del tecnico ortopedico.
In realtà non c’è una regola fissa di ore giornaliere. Ognuno di noi svolge attività diverse, macina kilometri diversi, abbiamo un peso differente, scarpe più disparate e naturalmente problemi ai piedi diversi, quindi per cui in base a quelle che sono le nostre abitudini, attività, scarpe e e problematica del piede saremo noi stessi a capire quando e quanto utilizzare il plantare.