Il piede piatto è una deformità complessa che nell’età adulta è spesso asintomatica.
L’appiattimento della volta mediale crea una serie di cambiamenti nei rapporti articolari che il sistema muscolo-tendineo compensa e quindi non crea fastidio o dolore.
Individui con piattismo di 2° o 3° possono non accusare nessun fastidio in tutto il decorso della loro vita.
Quando però i meccanismi di compenso del piede tendono a perdere la loro efficacia, il piede piatto va in contro a diverse sintomatologie.

Il primo sintomo del piede piatto è il dolore nella parte mediale della caviglia sotto il malleo proprio dove decorre il tibiale posteriore. Questo tendine, deputato al sostegno della volta mediale, è spesso la causa della formazione del piede piatto, ovvero il tibiale posteriore perde efficacia del suo lavoro e quindi si indebolisce. Non riuscendo a mantenere in equilibrio il sistema osseo del piede il tibiale posteriore viene allungato e quindi si infiamma. La guaina che avvolge il tendine diventa più spessa e secerne un liquido che crea gonfiore all’altezza dell’astragalo. Alla digitopressione su questo punto preciso il paziente avverte dolore.
Quando al piattismo viene associato anche il valgismo del calcagno il paziente manifesta dolore anche nella zona sotto malleolare esterne, ovvero dove si crea una compressione da parte del malleolo sul calcagno dei fasci tendinei che attraversano questo seno.
Il valgismo calcaneare può causare infiammazioni al tendine d’Achille soprattutto in soggetti che utilizzano nella vita quotidiana calzature con tacchi particolarmente bassi.
Se nel corso degli anni il piede subisce diversi traumi come distorsioni, si possono evidenziare deformità ossee verso l’interno del mesopiede. Radiograficamente vengono diagnosticate come osteofiti che spesso creano fastidio anche nell’indossare comuni calzature.
Nel paziente diabetico tutto viene alterato a causa della ipersensibilità, ma deformità e tumefazioni possono causare ulcere.

Finora abbiamo visto che il piede piatto crea una caduta della volta mediale e un valgismo del calcagno, ma spesso crea un disallineamento del tratto metatarsale. Tante metatarsalgie possono esser create da un piede piatto e quindi creare:
-alluce valgo;
-sovraccarico 2° e 3° testa del metatarso con borsite;
-formazione di ipercheratosi;
-deformità a carico delle dita come dita a griffe o a martello.

Tutti questi sintomi sono causati da un disallineamento e una forma non più fisiologica del sistema piede.
Il trattamento incruento e quindi la cura meccanica fatta da un serio plantare su misura ha il compito di ripristinare la giusta e corretta postura del piede affinché possa lavorare al meglio e quindi senza dolore.
Il plantare è una terapia meccanica che agisce sulla causa e non sulla conseguenza, significa che ha il compito di sostenere il piede e correggerlo per quanto un piede piatto adulto si possa correggere e quindi permettergli di lavorare al meglio.
Compito dei nostri tecnici ortopedici oltre a costruire i plantare, è valutare il paziente e quindi capire se il piede piatto è strutturato o mobile e quindi rilevare il calco per procedere alla realizzazione del plantare.