Il piede piatto nel bambino si divide in gradi in base alla gravità del piattismo.

Oltre al piattismo si devono valutare anche altre caratteristiche ben precise. Il piede piatto può essere riducibile o irriducibile, sintomatico o asintomatico, pronato o valgo con valgismo delle ginocchia.

Per valutare la riducibilità basta chiedere al bambino di andare in punta di piedi senza scarpe e quindi si va ad osservare l’arco mediale: se questo si forma il piede è riducibile, se invece il bambino fa fatica, l’arco non si forma ma rimane dritto il piede è rigido o strutturato.

Un aspetto da valutare sempre è il dolore. Tante volte il piede piatto è asintomatico cioè non manifesta nessun fastidio, dolore o stanchezza. Vice versa altre volte soprattutto se il bambino pratica dello sport o il piede è molto grave si manifesta dolore al tallone (classica tallonite), stanchezza dopo una lunga passeggiata, dolore in zona mediale o sul tendine d’achille.

La pronazione è la rotazione del retro piede verso l’interno creando un valgismo del calcagno.

Il piede piatto di 4° grado è il più grave e manifesta tutti le caratteristiche:

  • Valgo
  • Pronato
  • Sintomatico
  • Irriducibile

Il piede piatto di 4° grado è un piede chirurgico, ovvero la soluzione è l’intervento chirurgico che riduce il valgismo e piattismo. In ogni caso successivamente è d’obbligo l’utilizzo di un plantare di mantenimento.

Nel caso in cui si volesse evitare l’intervento in un piede piatto di 4° grado il plantare ha il compito di:

  • Ridurre il valgismo del retro piede e ginocchia
  • Contenere la pronazione
  • Sostenere l’arco
  • Contenere il dolore

Il plantare per un piede piatto di 4° non è sicuramente la soluzione, ovvero tolto il plantare dopo qualche anno non troveremo mai un piede perfetto, bello armonico e con un arco ben sviluppato, ma il paziente sarà costretto a vita ad indossare il plantare.

Se la chirurgia propone un intervento di artrodesi (bloccaggio delle articolazioni) o altre soluzione che magari spaventano un genitore, bisogna valutare come poi  il soggetto riuscirà a camminare, mentre se con il plantare la l’obbiettivo raggiunto è soddisfacente può essere considerato un ottima soluzione e rimedio rispetto all’ intervento chirurgico.

Il plantare indossato da un bambino con piede piatto di quarto grado riallinea il retropiede dando una forma all’arco mediale inesistente. Permette di camminare in maniera più dignitosa limitando nettamente il dolore.

Un valore aggiunto al lavoro del plantare sul piede piatto di 4° grado sono sicuramente le calzature e gli esercizi.

La calzatura è importantissima nel contenimento del retro piede. Se questa è leggera e non ha i forti rigidi in plantare farà molta fatica nel sostenere il piede, se invece è un polacchino avrà una leva più favorevole e quindi il risultato visivo renderà molto di più.

Gli esercizi fatti sotto forma di gioco vanno a stimolare in maniera attiva tutta la parte muscolare affinché venga tenuta attiva.

Evitare di camminare a piedi nudi in casa è purtroppo un grosso problema perché tend a peggiorare la situazione.

Il piede piatto di 4° può essere risolto anche tramite il supporto di un plantare, solo se fatto su misura da tecnici esperti e preparati.